Tribunale di Udine - Azioni che non derivano dal fallimento e competenza degli arbitri.

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Data di riferimento: 
14/02/2011

Tribunale di Udine, 14 febbraio 2011, dott.ssa Annamaria Antonini Drigani

L'art. 24 L.F. attribuisce alla competenza del tribunale che ha dichiarato il fallimento la conoscenza di "tutte le azioni che ne derivano" dovendosi tra queste azioni ricomprendere solo quelle che scaturiscono dallo stato di insolvenza e non anche quelle esperite dal curatore per recuperare i crediti del fallito in quanto tali azioni - essendo già ricomprese nel patrimonio del fallito (nella cui posizione il curatore subentra) - non derivano dal fallimento. Queste ultime azioni vanno pertanto esercitate e/o proseguite avanti al giudice ordinariamente competente ed, eventualmente, anche davanti all'arbitro o al collegio arbitrale. (avv. Francesco Gabassi - Riproduzione riservata)

Provvedimento segnalato dall'avv. Paolo Persello

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[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]