Tribunale di Terni - Liquidazione controllata: il termine entro il quale i terzi devono presentare le domande di restituzione, di rivendicazione e di ammissione al passivo, è soggetto alla sospensione feriale di cui all'art. 1 della legge 742/1969.
Versione stampabileTribunale di Terni, 04 luglio 2024 – Pres. Alessandro Nastri, Rel. Claudia Tordo Caprioli, Giud. Francesca Grotteria.
Liquidazione Controllata – Domande di restituzione, di rivendicazione e di insinuazione al passivo – Termine massimo di presentazione – Assoggettabilità a sospensione feriale – Fondamento.
Con riferimento ad una domanda di accesso alla composizione negoziata, alla luce del disposto dell'art. 270, quinto comma, C.C.I. che richiama per quanto non previsto dal Capo IX, che espone le regole poste alla base di quella procedura, in quanto compatibili, le disposizioni sul procedimento unitario di cui al titolo II, ed alla luce di quello di cui all'art. 65, secondo comma, C.C.I. che, con riferimento alle procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento, richiama a sua volta le disposizioni, sempre in quanto compatibili, di cui al titolo III, si deve ritenere che il termine massimo di giorni sessanta, indicato dall'art. 270, secondo comma, lettera d), C.C.I., entro il quale devono essere presentate dai terzi a pena di inammissibilità le domande di restituzione, di rivendicazione e di ammissione al passivo, sia soggetto alla sospensione feriale di cui all'art. 1 della legge 742/1969, ciò in ragione del disposto, con riferimento alla liquidazione giudiziale, dell'art. 201 C.C.I. che, all’ultimo comma, prevede l’applicazione di detta sospensione in deroga alla regola generale di cui all’art. 9, comma 1, C.C.I. (Pierluigi Ferrini - Riproduzione riservata)