Corte di Cassazione (37020/2023) – Prescrizione del reato di bancarotta semplice prefallimentare: decorrenza del termine iniziale dal momento della dichiarazione di fallimento.
Versione stampabileCorte di Cassazione, Sez. V, 28 giugno 2023, n. 37020 – Pres. Grazia Rosa Anna Miccoli, Rel. Francesco Cananzi.
Bancarotta semplice prefallimentare – Ipotesi di reato prevista dagli artt. 217, primo comma, n. 4) e 224 L.F. - Aggravamento del dissesto - Dichiarazione di fallimento – Momento da cui decorre la prescrizione.
Il termine di prescrizione del reato di bancarotta prefallimentare, decorre dal momento in cui interviene la sentenza dichiarativa di fallimento e non dal momento di consumazione delle singole condotte distrattive precedenti a tale declaratoria [con riferimento al reato di bancarotta semplice prefallimentare previsto dall'art. 217, primo comma, n. 4 L.F. (imprenditore, poi dichiarato fallito, che “ha aggravato il proprio dissesto, astenendosi da richiedere la dichiarazione del proprio fallimento o con altra grave colpa), come commesso ex art. 224, L.F. dagli amministratori di una società poi dichiarata fallita, la Corte ha ritenuto di considerare prescritto quel reato, come ritenuto esso pure aggravato per l'avere gli stessi autori commesso altri reati previsti dagli artt. 216 e 217 L.F. per i quali avevano riportato parimenti condanna, per essere anteriormente alla pronuncia della sentenza di appello, in assenza di cause di sospensione, decorso il termine di anni sette e mesi sei – anni sei aumentati di ¼ – dalla dichiarazione di fallimento ed ha, perciò annullato senza rinvio la sentenza impugnata limitatamente a quella sola imputazione, ma rinviato contestualmente la causa al altra sezione della corte distrettuale per la rideterminazione del trattamento sanzionatorio, tenuto conto del rigetto del ricorso per quanto concerneva la condanna per gli altri reati, in particolare relativamente al punto dell'operata compensazione tra circostanze attenuanti generiche e aggravante dei plurimi fatti delittuosi commessi]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)