Tribunale di Bergamo – Apertura in un paese dell'UE di una procedura fallimentare e vendita di beni immobili in assenza di apertura in Italia di procedura secondaria.

Tribunale Ordinario di Bergamo, Sez. II civ., crisi d'impresa e escuz. forzate, 18 aprile 2023 (data della pronuncia) – Giudice Laura De Simone.

Fallimento – Apertura del procedimento in un paese dell'UE – Istanza del curatore di vendita di beni immobili del fallito presenti in Italia -- Assenza di apertura di procedura secondaria nel nostro paese – Necessario ricorso ad una procedura di espropriazione forzata immobiliare – Fondamento e presupposti.

.Laddove a seguito dell'apertura in un paese dell’Unione Europea di una procedura di fallimento, il curatore di quella richieda la nomina di un soggetto che possa occuparsi della vendita di due immobili di proprietà del fallito siti in Italia e di tutte le altre procedure a tale scopo necessarie per soddisfare la massa dei creditori del fallito, qualora in Italia non risulti aperta una procedura secondaria di insolvenza nei confronti del medesimo debitore, per cui non sia possibile applicare la disciplina concorsuale locale e accedere direttamente alle modalità di liquidazione dell’attivo previste, risulta necessario, alla luce del disposto dell’art. 21, comma 3, del Regolamento (UE) n. 2015/848, procedere alla vendita di quei beni mediante introduzione di una procedura di espropriazione forzata immobiliare secondo le norme del Libro Terzo del codice di procedura civile, senza che risulti indispensabile per l’introduzione di quel procedimento la preventiva notifica del titolo esecutivo e del precetto atteso l'avvenuto spossessamento, ai sensi dell'art. 7 del suindicato regolamento, del debitore conseguente all’intervenuta apertura della procedura liquidatoria. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

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