Corte di Cassazione (7824/2023) – Bancarotta fraudolenta patrimoniale: considerazioni in tema di distrazione di beni di provenienza illecita nella disponibilità della fallita e di responsabilità penale dell'amministratore di fatto.

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Data di riferimento: 
22/02/2023

Corte di Cassazione, Sez. V pen., 22 febbraio 2023 n. 7284 – Pres. Eduardo De Gregorio, Rel. Angelo Caputo.

Reati fallimentari - Bancarotta fraudolenta patrimoniale - Beni di provenienza illecita nella disponibilità della fallita - Configurabilità dei quel reato – Modalità dell'acquisto dei beni che compongono il patrimonio di quella – Irrilevanza.

Reati fallimentari – Consumazione da parte dell'amministratore di fatto – Identità dei presupposti come richiesti nei confronti dell'amministratore di diritto.

In tema di reati fallimentari, la provenienza illecita dei beni non esclude il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, poiché tra i beni del fallito, di cui all'art. 216, comma 1, n. 1) legge fall., rientrano tutti quelli che fanno parte della sfera di disponibilità del suo patrimonio, indipendentemente dalla proprietà e dalle modalità del loro acquisto. (Massima Ufficiale)

L'amministratore "di fatto" della società fallita è da ritenere gravato dell'intera gamma dei doveri cui è soggetto l'amministratore "di diritto", per cui, ove concorrano le altre condizioni di ordine oggettivo e soggettivo, egli assume la penale responsabilità per tutti i comportamenti penalmente rilevanti in ambito fallimentare a lui addebitabili. ( Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

https://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/29026.pdf

Uffici Giudiziari: 
Concetti di diritto fallimentare: 
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: