Tribunale di Milano - Ristrutturazione dei debiti del consumatore e necessità che la proposta includa il quinto oggetto di cessione a terzi, pena la violazione della par condicio creditorum.
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Tribunale Milano, 11 Novembre 2022. Est. Barbieri.
Sovraindebitamento – Ristrutturazione dei debiti del consumatore ex art. 67 CCII – Cessione volontaria del quinto – Inclusione nella proposta – Necessità
La falcidiabilità del quinto dello stipendio (o della pensione) ceduto volontariamente, come si evince da Corte Cost. 65/2022, è volta ad assicurare, oltre alla 'protezione di un soggetto contrattualmente e socialmente debole', anche il rispetto della 'par condicio creditorum', di cui all'art. 2741 c.c., per cui la formulazione dell'art. 67 co. 3 CCII, il quale dispone che “la proposta può prevedere anche la falcidia e la ristrutturazione dei debiti derivanti da contratti di finanziamento con cessione del quinto dello stipendio, del trattamento di fine rapporto o della pensione e dalle operazioni di prestito su pegno”, nella parte in cui stabilisce che il creditore può realizzare un tale effetto, esprime un potere/dovere dello stesso, non semplicemente una facoltà, assoggettando alla falcidia concorsuale, nel rispetto della 'par condicio creditorum', un diritto patrimoniale del cessionario altrimenti indifferente rispetto alla procedura di sovraindebitamento, in quanto opponibile. (Nel caso specifico la proposta del consumatore ex art. 67 CCII non teneva conto della necessaria acquisizione all'interno della massa attiva, con conseguente ripartizione nel rispetto della par condicio creditorum, della quota di reddito del ricorrente oggetto di cessione ad ente finanziario)
[Cfr in questa rivista la richiamata Corte Costituzionale, 10 marzo 2022, n. 65 – https://www.unijuris.it/node/6154 ]