Tribunale di Padova – Fallimento di società che aveva in precedenza affidato ad un advisor l'incarico di predisporre un piano di concordato preventivo risultato palesemente inidoneo: diritto della procedura al risarcimento del danno.
Versione stampabileTribunale di Padova, 09 marzo 2021 – Giudice Guido Marzella
Società in crisi - Piano di concordato preventivo – Predisposizione – Affidamento dell'incarico ad un advisor – Pagamento del compenso - Elaborazione totalmente inadeguata del piano – Tribunale – Pronuncia di inammissibilità del ricorso – Conseguente dichiarazione di fallimento – Procedura fallimentare – Azione di responsabilità – Professionista - Condanna al risarcimento del danno.
La redazione da parte dell'advisor, a tal fine incaricato, di un piano di concordato preventivo affetto da vizi di così grave portata da costringere il Tribunale a dichiarare, nel corso dell'udienza fissata per il suo esame, l'inammissibilità del ricorso e la conseguente dichiarazione di fallimento della società proponente, comporta per l’advisor, che lo ha ideato ed elaborato, la responsabilità, ex artt. 1176 e 1218 c.c., per grave inadempimento della prestazione professionale assunta e la conseguente necessità di risarcire al fallimento attore il danno patito dalla società in crisi in conseguenza di tale condotta, rappresentato dall’ammontare delle somme che al professionista erano state, quale compenso, in precedenza indebitamente versate [nello specifico, il Tribunale ha considerato irrilevante al fine di riconoscere al fallimento il risarcimento richiesto la circostanza che lo stesso non avesse contestualmente formulato una apposita domanda di risoluzione del contratto col quale era stato affidato l'incarico al professionista, in quanto l’art. 1453 cc, facendo “salvo, in ogni caso il risarcimento del danno”, esclude che l’azione risarcitoria presupponga, per poter essere promossa, il necessario esperimento di quella di risoluzione]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)