Corte di Cassazione – Concorso in bancarotta fraudolenta per distrazione: presupposto richiesto per il riconoscimento del dolus del terzo, complice del reato.

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Data di riferimento: 
31/10/2016

 

Corte di Cassazione, Sez. V pen., 31 ottobre 2016 n. 45645 - Pres. Fumo, Rel. Pezzullo.

 

Bancarotta fraudolenta per distrazione - Concorso del terzo nel reato - Dolo richiesto – Consapevolezza del danno ai creditori _ Conoscenza dello stato di dissesto societario – Ininfluenza.

 

In tema di concorso in bancarotta fraudolenta per distrazione ex art 216, primo comma n.1, L.F., il dolo dell’extraneus nel reato proprio dell’amministratore della società, poi fallita, consiste nella volontarietà della propria condotta di apporto a quella dell’intraneus, consistente nella consapevolezza che essa determina un depauperamento del patrimonio sociale di detta società, di cui, viceversa, non è necessario conosca specificatamente la situazione di dissesto. Ne consegue che ogni atto distrattivo assume rilievo in caso di fallimento, indipendentemente dal fatto che l’ extraneus, complice della condotta, si prefiguri il verificarsi di tale evento, stante che la consapevolezza da parte del terzo di arrecare danno ai creditori della società non consegue necessariamente dalla “significativa” conoscenza dello stato di decozione in cui la stessa versa, ma può derivare  e perciò desumersi anche da altri fattori, quali la natura fittizia dell’operazione posta in essere, come tale suscettibile di incidere negativamente sul patrimonio della società ad essa interessata. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

 

http://www.fallimentiesocieta.it/sites/default/files/161108175748.PDF

 

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Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: