Corte d'Appello di Milano – Attività di esazione iniziata dopo il deposito della domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo in violazione dell'art. 168 L.F.

Corte d'Appello di Milano 08 luglio 2014 – Pres. Est. Patrone

Concordato preventivo – Domanda di ammissione –  Enti impositori - Avvio di azioni esecutive – Divieto.

Crediti iscritti a ruolo – Insinuazione al passivo – Notifica della cartella esattoriale – Non necessità.

Concordato preventivo con cessione di beni – Decreto di omologazione – Definitività coincidente con l'ultimazione della liquidazione – Possibilità solo ex post di azioni esecutive.

Viola il disposto dell'art. 168 L.F. l'instaurazione da parte di un ente dotato di poteri tributari, successivamente al deposito della domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo,  di una procedura esecutiva  tramite iscrizione a ruolo e successiva notifica di una cartella esattoriale in quanto costituisce un atto complesso recante la descrizione del titolo esecutivo e l'intimazione ad adempiere di carattere e funzione analoga al precetto. I crediti dell'esattore anteriori al concordato devono essere, ai sensi di detta disposizione, obbligatoriamente fatti valere nell'ambito concorsuale. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata).

Ai fini dell'ammissione al passivo di crediti iscritti a ruolo non è necessaria la previa notifica della cartella esattoriale in quanto l'insinuazione al passivo  dei  relativi crediti tributari è possibile sulla base della sola iscrizione a ruolo. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Nei concordati preventivi con cessione dei beni la definitività del decreto di omologazione coincide, necessariamente, con la completa esecuzione del concordato, conseguente all'ultimazione della liquidazione dei beni sociali sulla base di quanto previsto dal piano concordatario e, pertanto, solo successivamente viene meno il divieto di agire in executivis. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)