Art. 2 - Definizioni., Art. 32 - Competenza sulle azioni che derivano dall'apertura delle procedure di liquidazione.

Tribunale di Trani - Fallimento di s.a.s.: azione di restituzione ex art. 2467 c.c. nei confronti di un socio accomandante del rimborso del finanziamento avvenuto nell’anno anteriore.

Tribunale di Trani, Sez. Civ. Area commerciale, 18 giugno 2021 – Giud. Giuseppe Gustavo Infantini.

Società in accomandita semplice - Socio accomandante -  Finanziamento a  favore della società – Dichiarazione di fallimento di quella - Rimborso eseguito nell'anno precedente – Curatore – Azione di restituzione – Esperimento - Competenza speciale delle sezioni specializzate in materia d'impresa  - Esclusione - Competenza funzionale del tribunale fallimentare -  Ragione sottostante.

Data di riferimento: 
18/06/2021
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (16336/2021)- Dichiarazione di fallimento: considerazioni in tema di legittimazione a proporre reclamo ex art. 18 L.F. e di regolamento necessario di competenza.

Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 10 giugno 2021, n. 16336 – Pres. Umberto Luigi Cesare Giuseppe Scotti, Rel. Guido Mercolino.

Dichiarazione di fallimento – Reclamo proposto dall'ex rappresentate legale o dal liquidatore della società fallita – Ammissibilità – Fondamento.

Data di riferimento: 
10/06/2021
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (20666/2019) – Obbligo di comunicazione alle parti del provvedimento che declina la competenza sull'istanza di fallimento.

Cassazione civile, sez. I, 31 Luglio 2019, n. 20666. Pres. Didone. Est. Amatore.

Istanza di fallimento - Comunicazione alle parti costituite del provvedimento che dichiara l'incompetenza ex art. 9-bis l.fall. - Obbligo - Regolamento necessario di competenza - Ammissibilità – Possibilità, durante la sospensione del processo ex art. 48 c.p.c., che il creditore istante ovvero il P.M. invochino l'adozione di misure cautelari sul patrimonio del fallendo, ai sensi dell'art. 15 l.fall.

 

Data di riferimento: 
31/07/2019
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (16116/2019) – Criterio cui fare riferimento per individuare il tribunale legittimato a dichiarare il fallimento e prosecuzione del procedimento nel caso ne venga successivamente riconosciuta l’incompetenza.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 14 giugno 2019, n. 16116 – Pres. Antonio Didone, Rel. Di Marzio.

Dichiarazione di fallimento - Competenza territoriale – Regola cui rifarsi - Riscontro della sede effettiva dell’impresa – Coincidenza con la sede legale – Presunzione "iuris tantum" – Criterio superabile –- Individuazione di un diverso centro direzionale dell'attività – Criterio decisivo.

Data di riferimento: 
14/06/2019
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Tribunale di Mantova – Azione ordinaria esistente nel patrimonio di un'impresa italiana fallita, proposta antecedentemente nei confronti di un consumatore appartenente ad un diverso Stato dell'UE: competenza giurisdizionale.

Tribunale Ordinario di Mantova, Sez. II, 26 marzo 2019 – Giudice Mauro Pietro Bernardi.

Ambito UE - Decisioni in materia civile commerciale – Azioni nei confronti di un consumatore – Competenza giurisdizionale.

Regolamento (UE) n. 1215/2012 e  n. 848/2015 – Ambito d'applicazione - Esclusione delle procedure d'insolvenza – Limiti – Azioni non revocatorie già esistenti nel patrimonio del fallito – Esclusione.

Data di riferimento: 
26/03/2019
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (12852/2018) - Applicazione del rito ordinario e non di quello previsto dall’art. 447 bis c.p.c., alle azioni revocatorie fallimentari seppure abbiano ad oggetto pagamenti di canoni di locazione.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 23 maggio 2018, n. 12852 – Pres. Francesco Antonio Genovese, Rel. Alberto Pazzi.

Fallimento – Azione revocatoria fallimentare – Carattere autonomo -   Applicazione del rito ordinario – Rito speciale ex art. 447 bis c.p.c. previsto per il rapporto sottostante – Irrilevanza.

Data di riferimento: 
23/05/2018
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (22585/2017) – Fallimento: azione revocatoria intentata dal curatore dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 169/2007 abrogativo del secondo comma dell’art. 24 L.F.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 27 settembre 2017 n. 22585 – Pres. Massimo Dogliotti – Rel. Magda Cristiano.

Dichiarazione di fallimento – Pronuncia successiva al 16/07/2006  - Vigenza del D.Lgs. 9/2006 – Entrata in vigore del D.Lgs. 169/2007 –  Curatore – Azione revocatoria intentata successivamente - Applicazione dell’art. 24 secondo comma L.F. – Disposizione abrogata – Inammissibilità.

Data di riferimento: 
27/09/2017
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Tribunale di Udine – Stato passivo: ammissione del credito in misura maggiore rispetto al petitum, vizio di ultrapetizione e giudicato endofallimentare.

Tribunale di Udine, 23 novembre 2015 – Pres. dott. Venier, rel. dott. Zuliani.

Stato passivo – Petitum – Ammissione in misura maggiore – Ultrapetizione.

Stato passivo – Petitum – Ammissione – Revocabilità dei pagamenti – Giudicato endofallimentare – Insussistenza.

Stato passivo – Petitum – Ammissione ultra petita – Opposizione – Interesse ad agire del creditore – Sussistenza.

 

Data di riferimento: 
23/11/2015
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Tribunale di Arezzo – Competenza del tribunale fallimentare e non del tribunale delle imprese in caso di azioni revocatorie collegate, conseguenti a cessioni a catena di azioni di proprietà iniziale del fallito.

Tribunale di Arezzo 18 novembre 2015 – Est. Guerrieri.

Amministrazione straordinaria – Revocatoria fallimentare collegata a revocatoria ordinaria – Cessione a catena di azioni – Competenza funzionale del tribunale fallimentare – Inderogabilità -  Competenza del tribunale delle imprese – Esclusione.

Fallimento – Azione revocatoria ordinaria -  Cessione a catena di azioni di proprietà del fallito – Terzo acquirente – Prova della sua mala fede - Condizione necessaria.

Data di riferimento: 
18/11/2015
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (01119/2012) – Azione di sfratto per morosità, proposta da una S.G.R. in liquidazione coatta amministrativa: competenza territoriale del tribunale del luogo ove si trova l'immobile locato.

Corte di Cassazione, Sez. VI – 3, 26 gennaio 2012, n. 01119 – Pres. Mario Finocchiaro, Rel. Raffaele Frasca.

Società di gestione del risparmio – Sottoposizione a liquidazione coatta amministrativa –  Azione di sfratto per morosità - Proposizione – Competenza territoriale  - Tribunale  del luogo dove la banca ha la sede legale –  Azione civile non derivante dalla liquidazione - Criterio da escludersi – Tribunale del  luogo ove si trova l'immobile locato – Art. 661 c.p.c. - Criterio cui attenersi.

Data di riferimento: 
26/01/2012
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

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