Corte di Cassazione (13154/2023) – Non possono essere omologati accordi di ristrutturazione regolati dalla L. fall. se la relazione del professionista indipendente non attesti che è garantita l'integrale soddisfazione di tutti i creditori estranei.
Versione stampabileCorte di Cassazione, Sez. I civ., 15 maggio 2023. n. 13154 – Pres. Magda Cristiano, Rel. Luigi Abete.
Accordo di ristrutturazione dei debiti - Relazione del professionista indipendente -- Verifica dell'idoneità dell'accordo a garantire il pagamento integrale di tutti i creditori estranei – Necessità a fini omologatori che risulti un'attestazione in tal senso.
Laddove nell’ambito di una procedura di accordo di ristrutturazione dei debiti, regolata dalla legge fallimentare, il proponente abbia suddiviso i creditori in tre classi: aderenti, estranei puri e estranei contrattualizzati, vale a dire creditori che abbiano raggiunto accordi di dilazione di pagamento con l’imprenditore non fatti oggetto di autenticazione e pubblicazione, si deve considerare affetta da nullità insanabile, e quindi tale da impedire l'omologazione di tale accordo, la relazione rilasciata da un professionista indipendente, a norma dell’art. 182 bis L.F., che contenga un’attestazione che si sostanzi in “una valutazione complessiva di attuabilità” e non contenga la specifica verifica dell'idoneità dell’accordo per quanto riguarda indistintamente la soddisfazione di tutti i creditori estranei, senza discriminare all’interno della sua unitaria nozione intesa come comprensiva dei creditori non aderenti e di quelli che non sono stati contattati, e quindi nello specifico anche di quelli inclusi in quella terza categoria intermedia. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
[in tema di verifica da parte del tribunale ai fini dell'omologa di un accordo di ristrutturazione dei debiti che sia garantito l'integrale pagamento dei creditori estranei, cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 08 maggio 2019, n. 12064 https://www.unijuris.it/node/4704].