Corte di Cassazione (15830/2020) – Fallimento: inapplicabilità della clausola compromissaria contenuta nello statuto della società fallita all’azione di responsabilità proposta dal curatore.

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Data di riferimento: 
23/07/2020

Corte di Cassazione, Sez. VI civ. – 1, 23 luglio 2020, n. 15830 – Pres. Andrea Scaldaferri, Rel. Francesco Terrusi.

Fallimento – Curatore - Azione di responsabilità ex art. 146 L.F. – Clausola compromissoria contenuta nello statuto della società fallita – Inapplicabilità – Fondamento.

In caso di fallimento di una società, la clausola compromissoria contenuta nello statuto della stessa non è applicabile all’azione di responsabilità proposta dal curatore ai sensi dell’art. 146 L.F. Tale principio trova giustificazione nella connotazione unitaria ed inscindibile di tale azione, quale strumento di reintegrazione del patrimonio sociale previsto a garanzia sia dei soci che dei creditori sociali, stante che in essa confluiscono, con connotati di autonomia e con la modifica della legittimazione attiva, sia l’azione prevista dall’art. 2393 cod. civ. che quella di cui all’art. 2394 cod. civ., in riferimento alla quale la clausola compromissoria non può operare per il semplice fatto che i creditori sono terzi rispetto alla società. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/24142.pdf

[cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. VI civ.- 1, 08 novembre 2018, n. 28533 https://www.unijuris.it/node/4855]  

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Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: