Tribunale di Bologna – Sovraindebitamento e accordo con i creditori: la previsione della presenza di “finanza esterna” può rilevare in sede di cram-down fiscale.

Tribunale di Bologna, Sez. I civ. e proc. concorsuali, 17 maggio 2022 (data della pronuncia) – Giudice Antonella  Rimondini.

Sovraindebitamento – Accordo di composizione – Voto negativo espresso dall’Amministrazione Finanziaria – Giudizio c.d. di cram down – Requisito necessario, in particolare, della maggiore convenienza di quella procedura rispetto a quella liquidatoria – Incidenza della presenza di “finanza esterna”.

La convenienza della proposta di accordo di composizione della crisi rispetto all'alternativa liquidatoria che, in presenza di voto negativo espresso dall’amministrazione finanziaria, costituisce, ai sensi dell'art. 12, comma 3 quater, della L. 3/2012, unitamente alla decisività, al fine del raggiungimento della maggioranza dei voti richiesti per l'approvazione, dell'adesione da parte di quella,  uno dei requisiti necessari perché in sede di omologa, il tribunale possa procedere al c.d. cram-down fiscale, vale adire all'omologazione forzata, si deve ritenere ricorra ogni qualvolta la presenza di ‘finanza esterna’ consenta, rispetto allo scenario alternativo della liquidazione, un soddisfacimento maggiore delle ragioni del Fisco, ciò seppure i crediti erariali siano assistiti da privilegio generale sulla massa mobiliare del sovraindebitato rappresentata da stipendio, TFR e somme residuate nei conti correnti . (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/27351.pdf

[in tema di rapporto tra accordo di composizione della crisi e concordato preventivo per quanto concerne la comune ratio di limitare il ricorso a procedure esclusivamente demolitorie, cfr. in questa rivista: Corte Costituzionale, 29 novembre 2019 n. 245  https://www.unijuris.it/node/4922].