Corte di Cassazione (4212/2020) – Presupposti richiesti per l’esperimento di un’azione revocatoria ordinaria.
Corte di Cassazione, Sez.VI, 19 febbraio 2020, n. 4212 – Pres. Enrico Scoditti, Est. Antonella Pellacchia.
Azione revocatoria ordinaria – Esperimento - Credito vantato – Necessità che risulti certo, liquido ed esigibile – Esclusione – Non manifesta pretestuosità – Solo requisito richiesto – Credito litigioso – Ammissibilità - Non necessità che sia in corso un giudizio.
Dal momento che non persegue scopi restitutori, ai fini dell’esperimento di un’azione revocatoria non è richiesta la sussistenza di un credito certo, liquido ed esigibile, essendo sufficiente una ragione lata, anche eventuale, di credito, rilevando a tal fine anche i crediti litigiosi o comunque oggetto di contestazioni purché non manifestamente implausibili e non risultando in tale eventualità neppur richiesto che l’attore in revocatoria provi di aver preventivamente introdotto un giudizio di accertamento del di lui credito. Alla luce di ciò non vi è, da parte del giudice, necessità di un accertamento sia pure incidentale del credito, ma solo di un accertamento in via principale in ordine alla non manifesta pretestuosità della ragione di credito quale titolo di legittimazione all’azione, come pure non risulta necessario procedere alla sospensione prevista dall’art. 295 c.p.c. nel caso di pendenza di controversia avente ad oggetto l’accertamento del credito azionato. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)